TEMA: la tradizione di Halloween e il Giorno dei Morti

Cara maestra precaria, 

no voglio dire gnente ma parlare di tradizione di Allouin, che è una festa anglosassone, è come dire a uno del Minnesota “parla della tradizione del fare i sùgoi”.

Detto questo, a Allouin io mi diverto un sacco perché vado a fare dolcetto scherzetto coi fratelli Chevin e Anita Botin.

Chevin è quel mio amico che tira così tanti porchi che l’Associassione Italiana Muratori Grési gli ha conferito la Cassola d’Oro 2023. Sua sorella Anita è così dolce e delicata che a Allouin lei no si traveste, ma resta col muso suo parchè così fa più paura.

Ogni anno andiamo per le case a chiedere dolcetto o scherzetto.

Di solito aprono le ansiane del paese e quando si trovano davanti noi tre fanno finta di no capire (o come dice mio zio “fanno rece da mercante”).

Io sono gentile e chiedo se ci danno un dolcetto, mentre i fratelli Botin sono un po più bruschi: Chevin biastema vestito da zombi mentre la Anita dice “Bruta vecia dame un chinder bueo o te strisso el portonsin”. 

Ad oggi abbiamo avuto tre chinder e quattro denunce.

Poi le vecie si lamentano coi miei genitori perché siamo maleducati. Che io dico: ma se sono stato l’unico gentile, par cossa vai a lamentarti coi miei? Lamentati coi Botin!

(Parentesi. Forse le vecie no sono così tanto rincojonite e si tacano al più debole come il leone che azzanna la gazzella zoppa. Maledete!).

È bello vedere la diffarensa tra famiglia e famiglia. Alcuni ti danno le merendine di marca, altri invece ti danno le sottomarche che non vendono più gnanca al Priss e ti viene il sospetto che no vedevano l’ora che rivassi pa snetàre la dispensa. 

Abbiamo raccolto fighi secchi sott’olio, carube in agrodolce, marmellata di cachi e un Soldino del Mulino Bianco credo del 1975 che anca le gaine si sono rifiutate di sbecolarlo.

Ognimodo, Alluin è bello anca parchè si sta casa da scuola parchè c’è il ponte dei morti, anca se “bisogna ndare in cimitero catare salutare i defunti”, dice mia mama. 

Durante l’anno nissuno della mia famiglia va mai in cimitero, ma guai saltare el dì dei morti se no dopo la gente dice “ara là no vanno gnanca catare i defunti”.

(Parentesi. In cimitero si va il primo novembre parché è giorno di festa, il due sarebe quello ufficiale ma no ci va nessuno perché tuti lavorano. Quindi sei nervoso parché ti magni un giorno di ferie in simitero!)

Ma io dico: è inutie andare in cimitero co na musana lunga solo perché è il primo novembre ma tu avevi piacere stare casa tacà el caminetto. Stai casa e vai quando hai voglia! No ho mai sentito un morto lamentarsi che no vai catarlo!

Io penso che i morti sippiano più contenti se li pensiamo in un giorno a caso dell’anno, ma col sorriso sul muso per quello che ci hanno dato in vita.

Adesso la saluto che vado a fare merenda: mia mamma ha detto che mi ha preparato un cioccolatino Raider, quello della pubblicità “Raider un taglio ci dà!”.

Che sippia scaduto, maestra precaria?


Toma


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